VINI
ITALIANI
L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino e possiede alcune delle più antiche regioni produttrici. Il suo contributo è di circa 45-50 milioni di hl all'anno e rappresenta circa un quarto della produzione globale. Il vino italiano viene esportato in tutto il mondo, oltre ad essere popolare tra gli italiani. Gli italiani si classificano al quinto posto nella lista mondiale dei consumi di vino in volume con 42 litri di consumo pro capite. Le uve sono coltivate in ogni regione del paese e ci sono più di un milione di vigneti coltivati.
Nel 2018 l'Italia contava 526 vini contrassegnati con marchi di qualità di Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP). L'Italia è il Paese con il maggior numero di vini DOP e IGP al mondo con 526 vini (408 vini DOP e 118 vini IGP).
Le categorie sono classificate come segue:
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DOP (Denominazione di Origine Protetta): questa categoria comprende due sottocategorie: vini DOC (Denominazione di Origine Controllata) e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). I vini DOC devono essere vini IGP da almeno 5 anni. Generalmente provengono da regioni più piccole all'interno di un determinato territorio IGP, particolarmente vocate per le loro caratteristiche climatiche e geologiche, la qualità e l'originalità delle tradizioni enologiche locali. Devono inoltre seguire norme di produzione più rigorose rispetto ai vini IGP. Un vino DOC può essere promosso a DOCG se è stato un DOC per almeno 10 anni. Oltre a soddisfare i requisiti per i vini DOC, i vini DOCG devono superare analisi più rigorose prima della commercializzazione, compresa una degustazione da parte di un comitato appositamente nominato. Attualmente in Italia esistono 526 DOP.
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IGP (Indicazione Geografica Protetta anche tradizionalmente indicata come IGT - Indicazione Geografica Tipica): vini prodotti in un territorio specifico in Italia e seguendo una serie di normative specifiche e precise su varietà autorizzate, pratiche viticole e di vinificazione, caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche, etichettatura istruzioni, ecc.
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VINI GENERICI (Vini varietali): vini generici prodotti principalmente (almeno 85%) da un tipo di vitigno "internazionale" autorizzato (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Sauvignon Blanc, Syrah) o interamente da due o più di essi, il vitigno o le varietà e la vendemmia possono essere indicati sull'etichetta. Vi è il divieto di indicare l'origine geografica di questi vini che possono essere prodotti in qualsiasi parte del territorio dell'UE.
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VINI (Vini - chiamati in modo informale "vini generici"): i vini possono essere prodotti in qualsiasi parte del territorio dell'UE, l'etichetta non include alcuna indicazione di origine geografica dei vitigni utilizzati o della vendemmia. L'etichetta riporta solo il colore del vino.
Le venti regioni vinicole italiane corrispondono alle venti regioni amministrative del paese. Comprendere le differenze tra queste regioni è molto utile per comprendere i diversi tipi di vino italiano. Il vino in Italia tende a riflettere la cucina locale. La cucina regionale influenza anche il vino. I vini DOCG si trovano in 15 diverse regioni, ma la maggior parte di essi è concentrata in Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana.