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TERRITORIO

E STORIA

Situato nell’Italia centro- meridionale, l’Abruzzo si estende dal cuore dell’Appennino al Mare Adriatico, su un territorio prevalentemente montuoso e selvaggio.
In alta montagna, tra vette incontaminate e pareti rocciose sorgono località turistiche e comprensori attrezzati per lo sci e gli sport d’inverno.
Lo scenario naturale dei picchi elevati e impervi del Gran Sasso, dei Monti della Laga e della Majella digrada poi verso un ampio sistema collinare, per giungere infine al litorale adriatico.

Storicamente il nome "Abruzzo" deriva dal nome della contea dell'Aprutium, situata nel teramano, e a sua volta il nome Aprutium deriva dall'antico popolo dei Pretuzi che popolava quel territorio.

L'Abruzzo, nel corso della storia non è mai stato un territorio unitario. Anticamente era diviso in un gran numero di popoli dediti alla pastoriziadi stirpe sannitica tra i quali: MarsiVestiniPeligniMarruciniFrentaniPiceniEqui e Pretuzi.

CUCINA

E TRADIZIONI

La cucina abruzzese è la tradizionale cucina della regione Abruzzo. Trova le sue origini da tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera. Tra gli alimenti più utilizzati si registra: pane, pasta, carne, formaggi e vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Secondo alcune indagini condotte fra i turisti stranieri che scelgono l'Italia, una delle migliori cucine tra tutte le regionali italiane è proprio quella abruzzese. 

 

L'abitudine della gente d'Abruzzo di festeggiare le occasioni solenni con interminabili pranzi, fece nascere le “panarde”, eventi celebrativi d’opulenza contro la miseria quotidiana. Il pranzo di nozze rispettabile non poteva avere meno di venti portate, quello offerto all'ospite di riguardo arrivava a trenta, e chi non resisteva a degustare tanta abbondanza rischiava di offendere irrimediabilmente l’anfitrione dell’imbandigione. Le panarde si organizzano ormai solo a scopi di folclore, ma le tradizioni abruzzesi hanno generato illustri cuochi, che nel ‘900 sono stati garanzia di precisione ed estro nelle cucine di transatlantici, alberghi di lusso e illustri famiglie: da quella imperiale nipponica a quella della Casa Bianca. 

Il protagonista indiscusso della viticoltura dell’Abruzzo è il Montepulciano: qui esso trova le condizioni ideali per potersi esprimere ai più alti livelli ed è difatti il vitigno principale di tutte le denominazioni della regione che prevedono vini rossi e rosati. Altrettanto importante è la produzione dell'olio e dello zafferano, anche se quest'ultima ha avuto un calo significativo negli ultimi anni.

PIATTI TIPICI

Made in Italy - Cibi Itlaiani - Abruzzo

Arrosticini

Una particolare preparazione a base di questo tipo di carni sono gli arrosticini (in alcune zone rrustelle o arrustelle), originari della zona pedemontana del Gran Sasso d’Italia in provincia di Pescara ma diffusi in tutto il territorio regionale, consistente in carne ovina (tradizionalmente di castrato, oggi quasi sempre di pecora) tagliata a tocchetti ed infilata in spiedini, la cui cottura avviene su di un braciere dalla caratteristica forma allungata definito canala (in dialetto furnacell) per la sua somiglianza ad un canale di gronda.

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Spaghetti alla Chitarra

Una varietà di pasta all’uovo con larghezza e spessore entrambi di circa 2–3 mm: visti in sezione, si presentano infatti quadrati. L’attrezzo utilizzato per la realizzazione è detto appunto chitarra (la sfoglia si pone sopra la chitarra e viene pressata con il matterello facendolo scorrere in avanti e indietro, in modo che i fili della chitarra taglino la sfoglia in maccheroni) che conferisce alla pasta uno spessore squadrato e una consistenza porosa che consente al condimento di aderire completamente.

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Polenta all'Abruzzese

La polenta all’abruzzese è una ricetta molto ricca e gustosa che si prepara tradizionalmente nelle giornate invernali più fredde. Questa preparazione, a base di farina di mais e sugo di pomodoro, salsicce e costine di maiale, è molto diffusa sia in Abruzzo che in altre regioni del centro-sud Italia. Per preparare questa pietanza occorrono circa 3 ore, ma non presenta difficoltà nell’esecuzione: dopo aver mondato le verdure per il soffritto, si fanno rosolare a fiamma piuttosto vivace con le costine di maiale e le salsicce e, dopo aver aggiunto la passata di pomodoro, si prosegue la cottura per circa 2 ore a fuoco lento, con il coperchio. 

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Scrippelle

Sottilissime frittatine preparate versando su una padella caldissima una pastella di farina, acqua e uova. Sono alla base di diversi piatti fondamentali della cucina teramana tra i quali: le scrippelle "mbusse", cioè bagnate, immerse in un leggero brodo di gallina dopo essere state cosparse di parmigiano o pecorino d’Abruzzo stagionato ed arrotolate; il timballo di scrippelle, dove sostituiscono la pasta sfoglia nel separare gli strati di ingredienti; le scrippelle in forno dove vengono farcite e cotte in forno in modo simile ai cannelloni. 

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Confetti di Sulmona

Specialità dolciaria tipica della città di Sulmona in provincia dell'Aquila, dove esiste la più antica fabbrica del dolce. 

Il confetto ha una storia antica, la sua fabbricazione intesa come moderna risale al XV secolo mentre si è evoluta come lavorazione artistica già a cominciare dallo stesso secolo.

Oltre alle mandorle prodotte nella valle Peligna e in Abruzzo vengono adoperate quelle provenienti dalla Sicilia, raccolte tra le province di Siracusa, in particolare la rinomata mandorla Pizzuta di Avola, e in Ragusa.

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Mazzarelle

Piatto semplice, all’apparenza, coratella di agnello avvolta in foglie di indivia legate con budelline dello stesso agnello, ma soggetto all’irrisolto dibattito tra due scuole di pensiero: quella della mazzarella semplice, cotta in un soffritto che ne esalti il sapore, e quella della mazzarella in umido, lasciata cuocere in un sughetto che si impreziosisce degli umori delle carni d’agnello. Possono sembrare un secondo, ma invece, diventano un primo, anzi di fatto il primo obbligatorio del pranzo pasquale.

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Cicerchiata

Il dolce è a base di pasta di farina, uova e, in alcuni varianti, burro o olio d’oliva, zucchero, liquore o succo di limone. Da questa si ricavano palline di circa un centimetro di diametro che vengono fritte nell’olio d’oliva o nello strutto. Scolate, vengono mescolate con miele bollente e disposte a mucchio. Il miele raffreddandosi cementa le palline fra loro e dà solidità alla struttura. Come spesso avviene con i dolci tradizionali e antichi, esistono varianti che aggiungono ingredienti diversi alla ricetta base.

RISTORANTI  

STELLATI

REALE

Contrada Piana Santa Liberata, Castel di Sangro 

 L'Acquila (AQ)

+39 0864 69382

MAGIONE PAPALE

Via Porta Napoli 67/1

L’Aquila (AQ)

+39 0862 414983 

VILLA MAIELLA

Via Sette Dolori 30

 Guardiagrele, Chieti (CH) 

+ 39 0871 809319 

AL METRO'

Via Magellano 35

 San Salvo , Chieti (CH)

+39 0873 803428

LA BANDIERA

Contrada Pastine 4

Civitella Casanova, Pescara (PE) 

+39 085 845219 

CAFFE' LES PAILLOTES

 Piazza le Laudi 2

Pescara (PE)

+39 085 61809

D.ONE

RESTAURANT

 Via del Borgo 1

Montepagano (TE)

+39 085 894 4508

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